Il fabbricato di 12 alloggi, inaugurato il 25 giugno 2016, è inserito all’interno di un’area residuale dell’espansione urbana degli anni ’70, ai margini del centro storico.

L’intervento, di ottima qualità edilizia, rappresenta un significativo esempio, sotto il profilo del contenimento energetico e del benessere abitativo; ha solo due piani fuori terra ed un terzo piano inglobato in una copertura a quattro acque, lignea, mansardata, con una distribuzione tipologica degli alloggi idonea all’evoluzione della domanda abitativa registrata nel Comune di Savignano.  Ad oggi, infatti, vi è una maggiore richiesta di famiglie con nuclei non particolarmente numerosi e un accrescimento della domanda che riflette l’attuale situazione di crisi economica sociale, a cui l’amministrazione Comunale ha voluto dare risposta. L’intervento è progettato con l’adozione di caratteristiche finalizzate all’uso specifico per persone disabili e in tali alloggi sono rispettati i requisiti di visitabilità ed accessibilità normati dal D.M. 236/89.

All’interno dell’area cortiliva sono stati ricavati gli spazi per il parcheggio, riservati alla residenza, oltre ai garages e alle cantine, poste nel piano semi-interrato. Il nuovo insediamento è affiancato da un pedonale pubblico che permette di raggiungere dalla strada sottostante il piccolo parco pubblico che si allarga lungo il pendio prospiciente l’edificio.

Per realizzare questa nuova costruzione sono stati adottati particolari soluzioni di coibentazione; è stato fatto un accurato studio per la risoluzione dei ponti termici, sono stati impiegati materiali e serramenti con alte prestazioni energetiche, una unica centrale termica ed utilizzati contabilizzatori del calore indipendenti per ogni singolo alloggio.

Sulla copertura sono stati montati i pannelli solari e fotovoltaici, con l'obiettivo di scegliere l'uso di energia pulita e rinnovabile, con l’ambizione di coinvolgere i cittadini nella sostenibilità e nelle pratiche del buon vivere.

Infatti con l’uso delle fonti rinnovabili, per la produzione sia di acqua calda che di energia elettrica, l’utilizzo dei dispositivi a basso consumo energetico e l’adozione dei dispositivi per la riduzione del consumo idrico, l’edificio si adegua al contenuto del cosiddetto “pacchetto clima-energia 20-20-20” varato dall’Unione Europea nell’intento di contrastare i cambiamenti climatici, volto a promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e la riduzione dell’emissione di CO2 nell’aria.